Nel 1959 vince il Nastro d’Argento per la fotografia del documentario “I vecchi” di Raffaele Andreassi.
Nel 1964 vince il Nastro d’Argento con un documentario sull’abbandono delle terre feudali da parte della nobiltà calabrese (Stemmati di Calabria).
Nel 1967, conquista il Leone d’Argento alla Biennale di Venezia con Firenze, novembre 1966, folgorante testimonianza in bianco e nero sulla drammatica alluvione, confezionato con testi di Vasco Pratolini letti da Giorgio Albertazzi.